L’anima vola…
Rientro da una giornata di lavoro, di corsa, come sempre,
salgo in macchina…i pensieri si accavallano cose fatte, cose da fare, cose
tralasciate, cose posticipate,…poi una canzone mi riporta al SIGNIFICATO del
mio agire lavorativo…
L’anima
vola
le
basta solo un po’ d’aria nuova…
Ho appena lasciato un gruppetto di anziani con decadimento
cognitivo con cui ho iniziato da poco un percorso nuovo per loro e, come
sempre, anche per me! Un po’ d’aria nuova e l’anima
ricomincia a volare… “dottoressa, Questa (il
gruppo) è la mia oasi”
Non mi
portare niente
mi
basta fermare insieme a te un istante
e se
mi riesce
poi
ti saprò riconoscere
anche
tra mille tempeste
La persona con demenza non ricorda il tuo nome, né da dove
vieni, né quando dovreste incontrarvi; la persona con demenza non ti chiede
come stai, non si preoccupa per te, non chiede di te se ti assenti… ma ti
riconosce se riesci a fermare insieme a lei quell’ istante che
dà senso alla sua giornata, in cui viene riconosciuta come persona di valore,
veramente e sinceramente importante per te.
Passo accanto ad E. la guardo negli occhi, le sorrido. “Signorina, io dovrei
conoscerla, ma…” mi prende la mano. “sì E. sono qui per lei”, i suoi occhi diventano
lucidi e sorridono.
L’anima
vola
E'
lei che si perde
Poi si ritrova
La persona
con demenza si perde nei luoghi della memoria, ieri è oggi, oggi è un futuro
che non conosce, che la spaventa…tu gli sei accanto non per riorientarlo nel
tempo, perché sappia che oggi è il 28 maggio 2014 (o non solo!) come ti dicono
i manuali di riabilitazione neuropsicologica, gli sei accanto perché la sua
anima si ritrovi in un luogo sicuro, dove i suoi sentimenti sono rispettati,
ascoltati, compresi ed accettati, perché quelli non sono temporalmente e spazialmente
collocati, quelli sono vissuti e basta. S.ricorda
e piange e il pianto mangia le parole…nessuno le chiede cosa sta dicendo, il
gruppo lascia spazio e tempo. Poi E. interviene “che bello avere ancora
emozioni e commuoversi ricordando”
E come balla
Quando si accorge che sei lì a guardarla
Le anime dei
miei pazienti ballano! Questa è l’immagine più vera e realistica di ciò che
accade nel gruppo…e sapete come faccio? Li guardo con reale interesse, cercando
di sintonizzarmi sui loro passi di danza: all’inizio seguivo E. nel suo valzer
lento, R. nel suo tango, R. nel suo cia cia cia, S. nella sua mazurca, M. nel
suo mambo, M. nel suo stare seduta in attesa dell’invito…ora tutte le anime
ballano insieme, a turno si segue il ritmo dell’uno o dell’altro, e tutti
abbiamo imparato a volare! Perché l’anima vola mica si spegne, neanche
a 90 anni, neanche con la demenza…
Buon ballo e buon volo, anime!
Dott.ssa Federica Cozzi